Mattias DESMET e la "Psicologia del Totalitarismo"

Che la nostra società si stia avviando verso un nuovo totalitarismo? 

 

 

La risposta alla domanda del prof. Mattias DESMET, psicologo clinico e professore di psicologia clinica all'Università di Ghent,

appare chiara ed evidentemente dal momento che basterebbe soffermarsi solo per un momento ad analizzare cosa stia avvenendo nella società degli ultimi anni.

 

Alla fine del 2021, DESMET è assurto al centro dell'attenzione del mondo accademico quando ha presentato la propria teoria riguardo la formazione di massa - accostandola quale spiegazione del comportamento assurdo e irrazionale che molte persone hanno manifestato durante la pandemia COVID.

 

Il 22 agosto 2022, DESMET pubblica un articolo titolato “La Psicologia del Totalitarismo” – Dal razionalismo alla formazione di massa e verso il “discorso della verità”, l’articolo (disponibile in italiano sul sito “Comedonchisciotte.org”), racconta attraverso una lucida analisi la crisi globale della “narrativa Covid” verificatasi a partire da febbraio 2020.

 

Si tratta di un resoconto, un promemoria molto utile sotto il profilo analitico che ripercorre le fasi della strategia dell’informazione applicate alla narrativa Covid.

Scrive lo psicologo belga:

 

Non ci si è fermato lì. Abbiamo anche assistito a un notevole trasferimento di potere. Esperti virologi sono stati chiamati come i maiali di Orwell – gli animali più intelligenti della fattoria – a sostituire i politici inaffidabili. Avrebbero gestito la fattoria degli animali con informazioni accurate (“scientifiche”).

 

Nella costruzione narrativa che oggi, in un clima di apparente calma, siamo in grado di valutare con maggiore distacco, non possono essere ignorati i macroscopici errori statistici relativi alla presunta incidenza del Covid che nel pieno della pandemia alimentavano il clima di terrore innescato dai governi prima (in primis quello cinese) e dal Mainstream dopo.

Tali errori che eufemisticamente definiamo macroscopici produssero statistiche alterate, procurando ulteriore allarme diffuso e alimentato le note soluzioni totalitarie al problema, incidenti sulla sfera privata di ognuno.

 

Tutto funzionale a fornire certezza alla storia del virus mortale, tanto da sopravvalutare la portata e gli effetti. Affrontando la questione sotto il profilo statistimo DESMET se ne accorse presto:

 

“Nella prima settimana della crisi, marzo 2020, ho pubblicato un articolo di opinione intitolato “The Fear of the virus is more dangerous than the virus itself” (“La paura del virus è più pericolosa del virus stesso”). Avevo analizzato le statistiche e i modelli matematici su cui si basava la narrazione del coronavirus e avevo immediatamente notato che tutti sopravvalutavano drammaticamente la pericolosità del virus. Pochi mesi dopo, alla fine di maggio 2020, questa impressione è stata confermata senza ombra di dubbio.

 

Ma il meccanismo della narrazione di regime, ormai innescato con sapiente strategia, appariva ormai inarrestabile e l'appello di DESMET alla calma così come l'invito ad affrontare il problema con razionalità, non suscita grande presa nell'immediato dal momento che questa iniziativa, insieme alle altre “voci dissonanti” non ha permeato opportunamente l’opinione pubblica.

DESMET non demorde.

Nell’estate 2021 viene invitato al “Corona Ausschuss”, una discussione settimanale in diretta streaming tra avvocati, esperti e testimoni sulla crisi Covid. Qui, ai microfoni di Reiner FUELLMICH, DESMET espone la propria teoria sulla “Formazione di Massa”. Finalmente si inizia a parlarne in Europa; anche negli U.S.A. la "Formazione di Massa" viene commentata e ripresa negli ambienti scientifici da ricercatori internazionali come Robert MALONE, Peter MCCULLOUGH, Michael YEADON,  ma anche nel mondo dello spettacolo e della politica. Parlano di Formazione di Massa personaggi come Eric CLAPTON e Robert KENNEDY.

Durante le sue esposizioni, DESMET avverte che la formazione di massa rappresenta il primo passo verso il totalitarismo.

Nel giugno 2022 pubblica "Psicologia del Totalitarismo", dove viene raccolta e illustrata la teoria. Il lavoro di DESMET diventa ancora più virale dopo  che a parlarne è il dott. Robert MALONE, uno dei ricercatori che ha posto le basi teoriche e cliniche delle attuali terapie geniche RNA e DNA dal Salc Institute nel 1988.

Nel 2021 MALONE, dopo essere stato censurato da LinkedIn per avere espresso preoccupazione sulla trasparenza del governo americano rispetto ai potenziali rischi dei vaccini, viene invitato a partecipare ad una puntata del podcast di Joe Rogan (anche lui avrà delle grane con Spotify per aver dato spazio al ricercatore), in una puntata del suo podcast "The Joe Rogan Experience". MALONE parla di Formazione di Massa. L'indignazione dei sostenitori del vaccino sale alle stelle, acuita dal fatto che proprio quella puntata realizza 50 milioni di visualizzazioni, divenendo così "virale" da costringere Youtube a rimuovere il video.

 

Avviato ormai alla ribalta, il lavoro di DESMET, voce dissonante tra le più atuorevoli, viene subito preso di mira dai detrattori. Montano gli ostracismi da parte dei sostenitori della narrazione ma ormai una breccia si è aperta e dopo l'internvento del dottor MALONE  Joe Rogan Experience,  la definizione coniata da Desmet inizia a circolare con insistenza su Twitter, divenendone uno dei termini più cercati.

 

A questo punto intervine la censura totalitaria, quando il termine "formazione di massa" è diventato più popolare nelle ricerche di Google, l'azienda informatica statunitense che "offre servizi online" manipola i risultati dei motori di ricerca inserendo informazioni che minimizzano l'importanza del lavoro di DESMET (come abbia fatto Google viene spiegato qui)

 

[Sul perchè Google abbia agito così scorrettamente non credo servano spiegazioni; ognuno tragga le proprie conclusioni]

 

Dall'esperienza della "pandemia" iniziata nel 2020, possiamo trarre una serie di conclusioni personali a partire dal fatto che, con tutta probabilità, tutti noi abbiamo realizzato come il Sistema crei narrative diffuse per costruire nuove basi sociali che hanno come conseguenza portato a dei concreti cambiamenti, trasformando i cardini di una società basata sull'individuo in una sistema totalitario, attraverso la ridefinizione dei seguenti punti:

  1. la salute individuale diventa sempre più una questione pubblica,
  2. il diritto alla privacy è stato progressivamente eroso,
  3. gli episodi di censura sono in vertiginoso aumento.

A riguardo DESMET (che vanta tra l'altro anche un Dottorato in Scienze Psicologiche e un Master in Statistica) non ha mezzi termini quando dichiara:

 

"stiamo assistendo ad un nuovo tipo di totalitarismo, guidato da ottusi burocrati e tecnocrati, un processo che da  una visione distopica del futuro evocata da Hannah Arendt, secondo cui sarebbe sorto dopo la caduta del nazismo e dello stalinismo, appare oggi più che mai sorprendentemente attuale.

Il totalitarismo non è, infatti, una coincidenza della Storia ma piuttosto la meccanica conseguenza del delirio di onnipotenza della mente umana, improvvido retaggio della tradizione illuministica."

 

Ma è lo stesso psicologo che fornisce "le dritte" per orientarsi al contrasto di tale narrativa totalitaria. Prima di tutto occorre considerare che per attuarsi, il totalitarismo necessita di conquistare la mente degli uomini al fine di “formare la massa”.

 

Ciò appare chiaramente alla portata di un Sistema che può vantare una propaganta totalitaria di tutto rispetto.

Il Mainstream, come già visto in più occasioni, appoggia in toto la narrazione ufficiale su qualsivoglia argomento (guerre, crisi economiche, pandemie varie), lo fa però attraverso un clichè ripetitivo, una sorta di dejavù nei confronti del quale, proprio per la pedissequa ridondanza, un numero sempre più maggiore si rifiuta di continuare a credere.

Ma il valore più alto, l'azione che ha maggior risultato, sostiene DESMET, sono le "Voci Dissonanti", si tratta di quelle voci fuori dal coro che per mero spirito di verità e di servizio, al pari di DESMET e tanti altri come lui, hanno fatto da controcanto alla narrativa ufficiale.

Lo scopo non è quello di convincere nessuno ma di essere presenti fin dalle prime fasi della costruzione narrativa al fine di mantenere sempre un clima di confronto aperto e di induzione al ragionamento, frenando in tal modo l'isteria collettiva (o ipnosi come la definisce lo stesso DESMET) che, se lasciata agire indisturbata, porterà alla Formazione di Massa e da qui ad un sistema totalitario di tipo "orwelliano".

Questo appare molto importante ancor di più se consideriamo che, riferendosi alla domanda iniziale  "Che la nostra società si stia avviando verso un nuovo totalitarismo? La risposta di Desmet appare oltremodo chiara e precisa "Si, la società si sta avviando verso il totalitarismo".

A buon intenditor ...

 

 

Risorse gratuite in rete:

  1. La pagina dedicata al libro del prof. DESMET (dove è possibile acquistare il libro) dove oltre al booktrailer è presente la video intervista, sottotitolata in italiano, della giornalista di Eurovox Elisa Satta, a Mattias Desmet sul suo libro “Psicologia del totalitarismo” [CLICCA QUI];
  2. L'intero documentario dedicato alla teoria del prof. Desmet  prodotto da HeadWind TV, tradotto e sottotitolato in italiano da Kasper Carlo per il canale Youtube Infinity [CLICCA QUI]
  3. L'articolo del prof. MALONE intitolato Psicolsi della Formazione di Massa o... ipnosi di massa: la follia della folla [CLICCA QUI]
  4. L'articolo "The Psicology of Totalitarism" del prof. DESMET tradotto in italiano [CLICCA QUI]
  5. La puntata del podcast "The Joe Rogan Experience" censurata da Youtube [CLICCA QUI]
  6. Come Google ha manipolato i risultati della ricerca "Psicosi da formazione di massa" dopo l'intervista del dott. MALONE [CLICCA QUI]

Il Book  Trailer del libro "PSICOLOGIA DEL TOTALITARISMO"

Peste & Corna - dicono di lui

 

“Autore di “Psicologia del totalitarismo”, Desmet è un intellettuale molto attento alle dinamiche del pensiero contemporaneo. “Il rischio di oggi – dice – non è un totalitarismo fascista o comunista ma un totalitarismo tecnocratico guidato dai burocrati“. [FONTE]

 

"Mattias Desmet, docente di psicologia clinica all'Università di Gent, a causa delle sue innumerevoli e ripetute affermazioni infondate, fuorvianti o addirittura errate. Ciò può incoraggiare le persone a comportarsi in modo imprudente e alimentare i dubbi sulla vaccinazione."   [FONTE]

 

"Mattias Desmet con il libro "Psicologia del totalitarismo" si candida a essere il pensatore di noi dissidenti. L’ideologia di fondo, il vero nemico, è che il transumanesimo possa portare l’homo sapiens a un nuovo stadio dell’evoluzione, che la fusione tra l’uomo e la macchina possa dare inizio a un’era di felicità terrena." [FONTE]