LIBIA: la rivolta "pilotata" dalle grandi potenze europee.

La domanda è sempre la stessa: possono un manipolo di sovversivi, da soli, avere ragione di truppe regolari, armate e addestrate?

La risposta, a dispetto di qualunque cognizione di tattica militare e qualsivoglia buonsenso, è sempre la stessa: Sì!

E' successo in medio - oriente ai tempi di Lawrence d'Arabia, è successo in Afghanistan ai tempi dell'occupazione sovietica,  e cosa che ci riguarda più da vicino, è successo in Italia con l'impresa dei Mille. Ma fu davvero cos'ì? davvero 1089 disperati, guidati da un generale, foss'anche il più grande stratega al mondo, possono avere ragione di un esercito regolare di centinaia di migliaia di soldati?

La domanda riemerge sempre a galla, ma forse la risposta non è quella che vogliono ostentare a tutti i costi i libri di storia scolastici.

Dell'unità d'Italia, molto ormai si sà e questo non certo grazie alla propaganda nazionalista della quale soffriamo, come tutti i paesi. Gente come Pino Aprile, Nicola Zitara e tanti altri, hanno dimostrato con i fatti cosa sia stata davvero l'unità d'Italia.

Cos'ì come per Lowrence d'Arabia, probabile agente segreto, al servizio di sua maestà, che grazie ad una potenza coloniale qual'è la Gran Bretagna, ha potuto fomentare rivolte di principi arabi, per consegnare una terra vergine e ricca di giacimenti alla corona inglese.

In generale, le tanto romanzate imprese intrise di sentimenti patriottici ed eroismo, devono di fronte all'evidenza dei fatti, farsi da parte per lasciare il posto alla meno prosaica pragmaticità della politica pratica. Quella politica, tanto per capirci, poco dignitosa; fatta di intrighi, doppiogiochi e tradimenti, ma che alla fine primeggia per risultati.

Cos'ì anche in Libia, iniziano ad affiorare barlumi di verità, forse destinate a sparire nell'insabbiamento internazionale, forse destinate ad accrescere la propria intensità. Ed arriva la notizia, pubblicata sul "Sole 24 ore" del 23.03.2011 con la quale, improvvisamente, la romantica quanto falsa teoria di una rivolta popolare spntanea, sorta nei confronti del tiranno di turno,  si fa da parte per lasciare il posto ad una meno prosaica, azione internazionale da parte dell'occidente, atta a spodestare illeggittimamente chi illeggittimamente era stato posto a capo della nazione libica, dagli stessi attori di questa tragedia: le potenze occidentali.